Buonasera, oramai è di uso comune procedere alla ricerca e prenotazione di un alloggio (segnatamente turistico) accedendo ai numerosi portali di intermediazione turistica (vedi, tra i tanti, Booking, Expedia, Venere.com). Ultimamente è in forte espansione il sito AIRBNB (una sorta di UBER per il turismo) che, nato inizialmente per soli privati (sharing economy), ora sta prendendo piede anche tra gli operatori professionali (albergatori, titolari di case vacanze, etc.). Tuttavia la gestione di AIRBNB è diversa dai classici portali indicati in precedenza in quanto, mentre questi ultimi (v. ad es. Booking) si limitano alla sola intermediazione, per la quale percepiscono un certo compenso (regolarmente fatturato alla struttura turistica), ma il corrispettivo della prenotazione/soggiorno (in misura piena) risulta accreditato nei conti correnti del fornitore del servizio (leggasi albergo), AIRBNB viceversa incassa il corrispettivo del soggiorno direttamente dall'ospite (aumentato del suo compenso per il servizio, in genere tra il 6% ed il 12% del corrispettivo), al quale rilascia una ricevuta (si ritiene non fiscale, in quanto la società ha origine americana, ma per la UE ha sede, tanto per cambiare, in Irlanda) e quindi bonifica alla struttura turistica il corrispettivo del soggiorno incassato (dal cliente turista) al netto di un'ulteriore commissione a carico dell'host (tra il 2% ed il 3%). Esemplificando, se il soggiorno costa 100, AIRBNB incassa 100 + 12 dal fruitore del servizio (corrispettivo più propria commissione a carico dell'ospite) e bonifica all'host (albergo) 97, cioè il prezzo del soggiorno (100) meno l'ulteriore costo del servizio a carico dell'host medesimo (3). Di questa ultima commissione nel sito è presente la fattura (ne abbiamo contezza per host privati - imponibile più IVA al 22% - non sappiamo se per host "professionali" la fattura venga emessa in reverse charge, in quanto servizio UE). Si chiede: a chi va certificato (fattura o ricevuta fiscale) il corrispettivo pagato dal cliente ed incassato da AIRBNB (e successivamente "girato", al netto della commissione, alla struttura turistica)? In altre parole, la ricevuta fiscale (comprensiva, si ritiene, di IVA al 10%) del soggiorno va intestata all'ospite (turista) oppure ad AIRBNB che effettivamente ha incassato il corrispettivo? E detto corrispettivo va certificato al lordo (riprendendo l'esempio: 100) oppure al netto della commissione (quindi 97), come avviene per i posti letto/camere venduti dalle agenzie di viaggio che, di prassi, acquisiscono la prestazione alberghiera a nome proprio anche se sempre per conto del cliente / consumatore finale? Grazie.