Quesiti10/12/2014tracciabilità dei pagamenti/versamenti enti/associazionil'Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione 19/11/14 n. 102/e ha chiarito l'applicazione dell'obbligo di tracciabilità dei pagamenti/versamenti anche per le associazioni di categoria, chiedo:1) e' soggetta alla tracciabilità di pagamenti superiori a 516,46 la nostra associazione di categoria, anche se non è in regime forfettario ex legge 398/91 in quanto tutti gli introiti sono riferiti all'attività istituzionale e non commerciale2) le quote associative, i contributi concessi o i proventi che non concorrono a formare il reddito imponibile, devono essere tracciabili anche se di importo inferiore a 516,46Grazie, saluti1) La risposta è negativa. La risoluzione citata fornisce chiarimenti in merito agli obblighi di tracciabilità applicabili esclusivamente ai soggetti che hanno optato per il regime agevolato L. 398/91 (ciò per evitare la frequente elusione che avveniva in passato, giocando sul fatto che tali soggetti possono tassare i proventi positivi solo per il 3, a differenza di quanto avviene per i soggetti che non vi hanno optato). 2) La risposta è positiva, ma sempre limitatamente i soggetti che hanno optato per il regime agevolato (le altre associazioni possono incassare le quote associative e tutte le altre somme indicate anche in assenza di traciabilità).
Quesiti16/01/2015RACCOLTA FONDIBUONGIORNO,CON LA PRESENTE SONO A FORMUILARE IL SEGUENTE QUESITO:COMITATO DI QUARTIERE COSTITUITO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA VITA DEGLI ABITATI DELLO STESSO ATTRAVERSO L’ANALISI E STUDIO DEL QUARTIERE, INTERVENIRE PRESSO LA PUBBLICA AMINISTRAZIONE PERCHE’ IL QUARTIERE VENGA FORNITO DI ATTREZZATURE E SERVIZI CHE RISULTASSERO CARENTI (ILLUMINAZIONE, ARREDO URBANO, MANTO STRADALE), FAR CONOSCERE I PROBLEMI E I LE POSSIBLI SOLUZIONI AGLI ABIATATI DEL QUARTIERE.IL COMITATO E’ STATO FONDATO DA 10 PERSONE CHE SONO LE ATTUALI SOCIE E FACENTI PARTE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO.CHIEDO QUALE SIA IL MODO PIU’ CORRETTO PER AVERE CONTRIBUTO ECONOMICO DA PARTE DI PERSONE NON SOCIE:FARE L’ISCRIZIONE DI NUOVI SOCI NON FONDATORI CHIEDO LE MODALITA’ DI ISCRIZIONE E COME VA TRATTATO FISCALMENTE,CHIEDERE OFFERTE LIBERE SI PUO’ E COME VA TRATTATO FISCALMENTE.Per raccogliere fondi nell'ambito del comitato si potrà operare in via del tutto alternativa: 1) tramite l'associazione di nuovi soggetti (i quali pagheranno la quota associativa annuale prevista dallo statuto) 2) procedendo a una raccolta fondi presso il pubblico (cioè presso soggetti non associati), nel qual caso: a) non vi sarà alcuna tassazione delle somme donate laddove si soddisfino ii requisiti di cui all'art. 143 c. 3 lett. a) Tuir (cioè si tratti di "raccolte pubbliche effettuate occasionalmente, anche mediante offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione"), come dovrebbe essere piuttosto agevole porre in essere (soprattutto relazione alle campagne di sensibilizzazione) b) sarà tassato in capo all'associazione: ove effettuate con modalità diverse (indipendentemente dall'impiego di tali somme). Le modalità di effettuazione della raccolta sono liberamente stabilite dal comitato (in relazione alla occasionalità della raccolta, si tende a non discostarsi troppo rispetto al limite di 2 eventi all'anno previsti limitatamente alle associazioni/società sportive dilettantistiche, anche se non vi è alcuna automatica estensione a soggetti diversi rispetto a questi ultimi).
Quesiti16/02/2015Fatturazione servizio di PuliziaAssociazione sportiva con partita Iva, che fa la pulizia della palestra ed emette fatture nei confronti del Comune.Dobbiamo applicare l'inversione contabile "Reverse Charge" oppure la "Split Payment" Grazie e cordiali saluti.Nel caso di specie si ritiene occorra verificare se il Comune agisce nell'ambito della propria attività commerciale o istituzionale: a) nel primo caso troverà applicazione reverse charge, escludendo dunque l'applicazione dello split payment b) nel secondo caso il reverse charge non si potrà applicare in quanto il Comune opera in una veste assimilata a quella di un privato, trovando dunque applicazione lo split payment. Nel caso di una palestra, si verterà in generale nell'ambito di quest'ultima fattispecie (si pensi al caso delle palestre delle scuole); tuttavia, talvolta il Comune opera nell'ambito dell'attività commerciale, affittando i locali a terzi, o gestendo in via diretta la palestra con modalità commerciali, ecc..
Quesiti19/02/2015MODELLO EASPremesso che entro il 31 marzo va presentato il mod. EAS per comunicare le variazioni intervenute nei confronti degli enti associativi e che, tuttavia, la presentazione non è obbligatoria se le variazioni riguardano alcuni punti (tra cui: 24 - il numero degli associati nell’ultimo esercizio chiuso e 23 - la media delle entrate negli ultimi tre esercizi), si pone il seguente quesito.In fase di prima presentazione (anno di costituzione dell’ente) i campi n. 23 e 24 non si potevano compilare in quanto riferiti a dati inesistenti o non pertinenti poiché riferiti a dati di esercizi precedenti.Nel secondo anno si è obbligati a presentare il modello trattandosi non di variazione esclusa dall’obbligo, ma di comunicazione di dati che in precedenza non erano stati comunicati perché indisponibiliLe istruzioni al modello chiariscono che non è obbligatoria la sua presentazione nel caso in cui si verifichi una "variazione" dei soli dati relativi agli importi di cui, tra l'altro, ai punti 23 e 24 (oltre che i dati di cui ai punti 20, 21, 30, 31 e 34), senza differenziare il caso in cui il dato fosse stato inizialmente comunicato o meno.
Quesiti20/03/2015Corsi sportivi ai soci di ASDUna ASD si è costituita il 12/02/2015, l'atto costitutivo è stato registrato, e stata iscritta al CONI, ha chiesto l'attribuzione del codice fiscale (Non ha la partita IVA).Non ha sponsorizzazioni o altri ricavi di natura commerciale.Tuttavia, percepisce, oltre alle quote annuali di iscrizione, quote di iscrizione a corsi destinati esclusivamente ai soci. Le quote relative ai corsi sono da considerare attività commerciale E' tenuta ad inviare il modello EAS La risposta è negativa, non vi è alcun obbligo di presentazione del modello.
Quesiti26/03/2015Vendita libri associazione culturaleBuongiorno.L'associazione culturale XY decide di stampare a breve in 2000 copie un libro, a seguito di un particolare lavoro di ricerca svolto, tramite la casa editrice ZT.L'associazione XY è composta da 20 associati, pertanto la vendita della maggior parte delle copie verrà fatta ad altre associazioni, enti e privati, non associati ad XY.1) Trattandosi di attività commerciale, è possibile accedere al regime agevolato L. 398/91 in corso d'anno (anche se entro il 31/12/2014 non è stata data comunicazione preventiva alla SIAE)2) La casa editrice ZT fattura in regime monofasico con IVA al 4 all'associazione XY le 2000 copie3) La successiva vendita da parte dell'associazione a terzi non associati è esclusa art. 74 DPR 633/72 E' sufficiente l'emissione di ricevute non fiscali per i libri vendutiGrazie.Cordiali saluti.In relazione a quanto richiesto si risponde rispettivamente: 1) La risposta è positiva, semprechè l'associazione non possedesse alcuna attività commerciale in precedenza (l'opzione va infatti esercitata entro il 31/12 dell'anno precedente solo laddove già si possieda un'attività commerciale in regime ordinario, mentre va esercitata contestualmente all'avvio di una attività commerciale precedentemente inesistente). 2) Il quesito non chiarisce quale sia il soggetto da qualificarsi "editore" (inteso come soggetto che si assume rischio dell'invenduto dei libri); laddove sia: a) la "casa editrice": la tipografia che stampa il libro applicherà alla casa editrice l'Iva 4 (ex n. 35 Tab. A/II Dpr 633/72), mentre quest'ultima dovrà versare l'Iva monofasica eccetera in esclusione da Iva art. 74 Dpr 633/72 il libro all'associazione (in generale ciò avviene quando quest'ultima intende donare alcune copie ai propri soci) b) la associazione; in tal caso quanto sopra avverrà in capo alla associazione (la casa editrice dovrebbe in questo caso operare in qualità di tipografia, addebitando esclusivamente la stampa del libro, ma restando l'invenduto dei libri a carico dell'associazione).
Quesiti23/04/2015certificazione unica telematicabuon giorno,una associazione di genitori (con solo codice fiscale 950....... e niente partita iva) costitutitasi per offrire agli studenti di un plesso scolastico (medie ed elementari) attività ludico sportive (corsi di nuoto), formative e di sostegno (corsi doposcuola di ripetizione), remunera gli insegnati applicando ai compensi identificati come occasionali la ritenuta d'acconto del 20.domanda:1) l'associazione è soggetto obbligato all'invio della certificazione unica telematica 2015 e del successivo e conseguente mod. 770/20152) è corretta la trattenuta del 20 ai compensi "occasionali"3) l'insegnante che segue un corso di musica per 2 o 3 mesi, a mio avviso non effetua una prestazione occasionale ma continuativa.grazie.In relazione a quanto richiesto: 1) la risposta è positiva; obbligato all'invio telematico della Certificazione Unico e del 770 sono tutti i sostituti d'imposta, indipendentemente che siano soggetti passivi Iva o meno 2) la ritenuta del 20 è corretta nel limite in cui la prestazione si possa effettivamente considerare "occasionale"; in generale si sconsiglia di considerare tale quella prestazione (nel caso di specie, di lavoro autonomo) che eccede il limite di 5.000 su base annuale (considerato che a tale limite è stato fatto riferimento dalla Legge 173/2005 per individuare l'obbligo di aprire la partita Iva in capo ai venditori porta a porta ed ai fini Inps per obbligare all'iscrizione alla gestione separata) 3) è certamente corretto. La "occasionalità" della prestazione va individuata non solo dal punto di vista "quantitativo" (come valutato nel punto precedente), ma anche dal punto di vista della ripetitività.
Quesiti24/07/2015INTRA13 ASSOCIAZIONIBuongiorno, una associazione culturale con codice fiscale(senza partita IVA) ha acquistato alcuni oggetti da un negozio spagnolo, il quale ha applicato l’IVA spagnola. Secondo le istruzioni che ho trovato sul sito dell’Agenzia delle Entrate capisco che per questo tipo di operazioni(acquisto di beni all’estero) è necessario fare una comunicazione preventiva INTRA13 con indicato l’importo dell’operazione e il totale delle operazioni effettuate in precedenza nell’anno. mi chiedo: 1)materialmente come è possibile sapere l’importo dell’operazione in modo preventivo se (come in questo caso) si tratta di acquisti fatti tramite internet 2)se non si è fatto INTRA13 preventivo è comunque obbligatorio inviare una comunicazione con eventuale pagamento di sanzione Se si, quanto e come va versata 3)contabilmente è corretta la fattura con indicazione dell’IVA spagnola Nella contabilità dell’associazione inserisco la fattura come se si trattasse di un acquisto nazionale perché non c’è il reverse come per gli acquisti intrastat tra partite iva, è corretto In allegto invio copia della fattura, spero sia utile per capire il mio dilemma.
Quesiti25/09/2015Modello Unico Enti non commercialiBuongiorno , sottopongo il seguente quesito alla Vostra attenzione : Un ente non commerciale svolge attività istituzionale ( teatro ) ed attività commerciale ( bar ) . Il teatro nell'anno 2014 ha incassato borderò ( 13.590 ) , quote associative ( 32551- ricevute ) , spettacoli ( emissione di fatture 8197,00 ) noleggio sale ( emissione di fatture 11.220 ) , laboratori e sponsor ( emissione di fatture 13771 ) e contributi da enti pubblici ( 77.880,00 - no fatture ) mentre l'attività di bar ha emesso corrispettivi per 112.255,00 .