Un istituto religioso, con offerta formativa (paritaria) di scuola elementare, scuola media, scuole superiori, servizio di ospitalità (pensionato per studenti e ospiti), bar e casa pensionato per religiosi in pensione richiede ai propri sistemisti del software contabile una consulenza al fine di poter monitorare, contabilmente,i costi delle attività e della struttura. Come soluzione i programamtori del software contabile procedono a suddividere l'istituto in differenti "aziende". Ogni azienda (scuola elementare/scuola media/scuola superiore/bar/pensionato) ha il suo registro Iva dove vengono registrate le fatture di acquisti dedicate (poichè ai fornitori dell'istituto viene richesto di esplicitare in fattura a quale attività si riferisce la spese effettuata). Nel caso di fatture in cui la spesa sia relativa a tutta la struttura (si pensi alle utenze di energia elettrica) il programma di contabilità procede in automatico a suddividere, per percentuali prefissate, il costo. Sui registri Iva i costi di tali fatture appaiono solo per la percentuale stabilita dal programma e lo stesso vale per l'IVA. Inoltre tale fattura suddivisa appare sui registri Iva con protocolli differenti.
Si richiede la correttezza di tale suddivisione nei registri Iva.
Nel caso in cui si rilevasse l'inesattezza di tale procedura si richiede quali eventuali sanzioni si potrebbe incorrere in caso di verifica ispettiva da parte di Agenzia Entrate o Finanza.
Si ringrazia per la cortesia
Cordialmente.