Gent.mi,
Quattro giovani donne si apprestano ad intraprendere una attività di Asilo nido e ludoteca (con somministrazione di alimenti e bevande) privati sotto forma di Società Cooperativa di produzione e lavoro. A tale scopo hanno ricevuto un Finanziamento da parte della Regione. L'Asilo non riceverà -per lo meno in una prima fase- alcun altro contributo pubblico né stipulerà alcuna convenzione con gli Enti locali.
Poiché sono chiamate a farsi carico dell'IVA sulle spese di ristrutturazione e di allestimento dei locali (arredi, attrezzature, cucina...), finanziate dalla Regione, e considerando che il locale in cui lavoreranno sarà detenuto in locazione, si chiede di sapere:
- se le spese per la ristrutturazione saranno assoggettate a Reverse charge, e se quindi il problema del pagamento dell'IVA sarà automaticamente superato con l’integrazione del documento ricevuto dalla impresa appaltatrice;
- se è altrimenti possibile optare per l'applicazione ordinaria dell'IVA in maniera tale da rendere detraibile, almeno in parte, l'IVA versata sugli acquisti, peraltro di importo notevole; ciò stante il fatto che ci pare di capire che le prestazioni rese dagli Asili nido privati siano da considerare ESENTI IVA ex. art. 10, n. 20 e n. 21;
- se le quattro socie possono operare come socie-lavoratrici versando i propri contributi attraverso la busta paga; ciò al fine di evitare il versamento dei contributi alla Gestione commercianti fin dall’Inizio-attività quando in genere non si dispone ancora di un Reddito;
- se l’opzione nr. 3 fosse possibile, quali le ricadute fiscali alla luce delle agevolazioni in materia di IRES previste per le Coop.
Ringraziandovi delle risposte che vorrete fornirci, Vi salutiamo cordialemente.