Buon giorno, Vorremmo avere un chiarimento, se possibile, in merito a questa situazione:
Un nostro cliente ha acquistato in data 06/06/2015 un immobile (in un Comune però senza accordo territoriale relativo ai contratti a canone concordato) con tutte le caratteristiche richieste dall'art. 21 DL 133. In data 01/07/2015 ha locato detto immobile con contratto a canone libero (4+4) inserendo all'interno dello stesso la seguente clausola:
le parti contraenti, in relazione alla nuova deduzione introdotta dall’art. 21 del d.l.133/2014 a favore dei soggetti privati che scelgono di acquistare unita’ immobiliari a destinazione abitativa da concedere successivamente in locazione, stabiliscono di integrare o modificare, se necessario, il presente contratto dopo la pubblicazione e la verifica delle norme attuative che regolano la suddetta agevolazione fiscale a favore del locatore.
Viene comunque garantito al conduttore, in ogni caso, il non adeguamento al rialzo del canone annuo e di qualunque altra voce di spesa a suo carico da quanto stabilito nel presente contratto, se non per gli eventuali adeguamenti istat annuali come conviene la normativa vigente.
Detto questo e considerando che in data 03/12/2015 è stato pubblicato il decreto nr. 282 dell'08/09/15 che contiene le norme attuative del dl 133/2014 dove in sostanza si dice, relativamente al nostro caso, che per determinare il canone ed in assenza di immobili realizzati nell'ambito urbano di cui all'art. 3 L 865/71............. si può utilizzare un accordo vigente in un Comune demograficamente omogeneo di minore distanza territoriale, si chiede se è il caso di presentare una scrittura privata firmata dalle parti (locatore e conduttore) confermando il canone o eventualmente diminuirlo allegando i conteggi richiesti per gli accordi territoriali. Se così fosse si chiede inoltre se vi possa essere una scadenza per tale comportamento.
Grazie e cordiali saluti