1)Una persona ha aperto la P.IVA come minimo nel 2012 attività elaborazione dati, codice ATECO 631111 ed è stato iscritto nella sezione artigiani della CCIAA.
Nel 2015 ha sostenuto gli esami per poter esercitare anche l’attività di professionista ed ha aperto come seconda attività il codice ATECO 692013.
Può usufruire per entrambe le attività del regime dei minimi?
Se SI il volume dei ricavi totale di entrambe le attività deve rispettare Euro 30.000,00?
E comunque se per la seconda attività non può rientrare nel regime agevolato comunque può continuare in regime agevolato per la prima e in regime ordinario per la seconda?
2) Un professionista firma un contratto di consulenza con una ditta tedesca.
Il contratto prevede un compenso in % sul fatturato con pagamento in acconti mensili.
In data 29/09/15 riceve il primo bonifico come da contratto ed emette fattura con data 30/09/15 art. 7 ter
In data 26/10/15 in sede di Intrastat ci si accorge che la P.Iva del professionista non è iscritta al Vies. Essendo la procedura immediata si è provveduto ad iscriverlo il giorno stesso e a compilare ed inviare l’Intra inerente la fattura in questione.
In quali sanzioni può incorrere il professionista avendo emesso fattura non imponibile Iva prima di essere iscritto al Vies. Come può eventualmente regolarizzare la posizione?
3) In bilancio di una società al 31.12.2015 compare un f.do TFR amministratore (amm.re e socio della società), è relativo ad un amministratore che è deceduto nel 2014. Gli eredi non richiederanno mai il pagamento è corretto passare a sopravvenienza attiva?
Graazie.
Saluti.