Un contribuente cittadino privato italiano, residente in italia, ha percepito dei proventi e degli interessi su un deposito titoli austriaco (vi sono obbligazioni, azioni e quote di fondi) accreditati poi su un conto corrente bancario austriaco.
Il contribuente ha aderito alla voluntary disclosure ed andra' ad indicare tali redditi per la prima volta nella dichiarazione dei redditi 2015 per il 2014 (integrativa entro il 29.12.15)
La banca austriaca ha applicato:
- l'euro ritenuta del 35% sui proventi delle obbligazioni,
- sul rimborso delle obbligazioni ha applicato una trattenuta denominata "qust ue",
- sui proventi delle azioni (di societa' svizzere) e' stata applicata una ritenuta alla fonte (cosi' indicata nella distinta redditi della banca austriaca) del 35%,
- sui fondi sono state applicate delle ritenute alla fonte "ue" (il cui calcolo, effettuato direttamente dalla banca, non corrisponde ad una semplice percentuale).
Si chiede se tali ritenute danno diritto ad un credito di imposta ai sensi dell'art 165 tuir, vista anche la circ. 9/e del 05.03.15 dell'agenzia delle entrate (che non cita l'euroritenuta) e vista la precedente circolare n. 55/e del 30.12.05 dell'agenzia delle entrate (dove si parla specificamente dell'euroritenuta).
Si chiede inoltre la corretta indicazione di tali redditi in dichiarazione dei redditi (quadro rm o rl), in particolar modo si chiede quali codici "tipo reddito" vanno indicati nei quadri rm sez.5 (rigo rm12) o rl sez.i-a (rigo rl2).
In caso non si potesse usufruire del summenzionato credito di imposta si chiede se e' possibile per il contribuente poter chiedere il rimborso (tramite il mod. zs-re1) delle imposte trattenute in austria o se vi sono altre procedure per evitare la doppia imposizione.
Ringrazio e porgo cordiali saluti.