Nel 2002 una vedova riceve per successione dal marito 2/3 dell'abitazione e del garage e sugli stessi chiede l'agevolazione prima casa, la vedova acquista poi dal cognato il restante terzo dell'abitazione e del garage e nell'atto di compravendita chiede l'agevolazione prima casa.
Ora la vedova intende cambiare casa trasferendo la propria abitazione in un altro immobile da adibire ad abitazione principale. Il venditore è un privato.
La vedova per godere dell'agevolazione prima casa sul nuovo acquisto, deve aver prima venduto la vecchia prima casa e tra la vendita e l'acquisto non devono trascorrere più di 12 mesi. E' corretto?
La vedova-acquirente vorrebbe optare per la tassazione sul valore catastale del fabbricato e del garage anzichè sul corrispettivo. Considerato che l'immobile è pervenuto in parte per successione il calcolo dell'imposta di registro sul valore catastale spetta oppure ci sono limitazioni? L'immobile da acquistare è accatastato come A7 ed è 267 mq.
Se la vedova non riesce a vendere la vecchia abitazione, è costretta ad acquistare il nuovo immobile senza l'agevolazione prima casa e quindi non può richiedere la tassazione catastale ma applicherà l'imposta di registro al 9% del corrispettivo; ipotecaria fissa a 50 Euro; catastale fissa a 50 Euro. E' corretto? Per il pagamento del corrispettivo viene acceso un mutuo ipotecario, rispettando le altre condizioni richieste dall'articolo 15 del Tuir, la vedova può detrarre gli interessi passivi anche se ha acquistato l'immobile senza le agevolazioni prima casa?
saluti
grazie