Situazione societario-professionale di (A - nostro cliente):
Attività principale: progettazione meccanica conto terzi
Proprietà: villetta a schiera uso ufficio acquistata nel 2003 a 180000 euro, mutuo estinto nel 2013
Leasing capannone (2012), garanzie per il leasing esclusivamente a carico di (X- ALTRO SOCIO).
Attività principale: progettazione meccanica conto terzi
Ha iniziato ad operare nel 2012 con il pacchetto clienti e dipendenti che le sono stati girati da PRIMA SRL che di fatto si è tolta dal mercato della progettazione.
Attività principale: lavorazione e costruzione pezzi meccanici conto terzi
SECONDA SRL e TERZA SRL sono in affitto nel capannone di PRIMA SRL
Sulla base di accordi tra i soci di PRIMA SRL, (X- ALTRO SOCIO) si impegna ad acquistare le quote di (A - nostro cliente).
Il valore della villetta è sostanzialmente equivalente al valore delle quote: 160-180000 euro.
(A - nostro cliente) sarà comunque responsabile per PRIMA SRL per i 2 anni successivi al recesso.
Inizialmente si pensava di impostare l’operazione come assegnazione della villetta a (A - nostro cliente) a fronte delle quote societarie (recesso con assegnazione), correndo però il rischio, se problemi per PRIMA SRL entro 2 anni, di vedere revocata l’operazione.
POTREBBE ESSERE POSSIBILE dividere l’operazione in 2 fasi?
(fase 1: acquisto da parte di (A - nostro cliente) della villetta; fase 2: acquisto delle quote di (A - nostro cliente) da parte di (X- ALTRO SOCIO)) il rischio di annullamento verrebbe scongiurato. E’ vero? Nel caso non fosse così, ci sarebbe qualche altra soluzione per mettersi al riparo dal rischio revoca entro i due anni?
La tassazione sulla cessione delle quote, per (A - nostro cliente), corrisponde al 12.5% della plusvalenza derivante dalla differenza tra il valore di vendita delle quote e la parte di capitale sociale corrispondente alle stesse. Vero?
Il secondo quesito che vorrei sottoporvi riguarda la società SECONDA SRL, dal momento che il socio (Y- ALTRO SOCIO) ha manifestato la volontà di uscire dalla società. La soluzione più semplice sarebbe quella di trovare un accordo con (X- ALTRO SOCIO) per proseguire con SECONDA SRL. Nel caso però non riuscissimo a trovare un intesa si andrebbe sicuramente verso la messa in liquidazione della società. In questo caso, avendo ceduto le quote di PRIMA SRL e con la chiusura di SECONDA SRL, (A – nostro cliente) si troverebbe a dover aprire una posizione da libero professionista (partita iva) oppure srl unipersonale ) o a proporsi come dipendente in (TERZA SRL)
Il fatturato che il suo lavoro può produrre è: 45000-60000 euro/anno.
Quale potrebbe essere lo stipendio trasformando il fatturato al netto delle tasse (considerando un valore spese tra gli 7000 e i 12000 euro/anno