In ipotesi di cessazione di attività da parte di imprenditore individuale, si riscontra nei beni la titolarità di un immobile strumentale, acquisito dall'imprenditore da oltre 10 anni, che pertanto verrebbe ad uscire dal regime di impresa.
Pertanto, ci si trova a dover affrontare diverse problematiche: determinazione della plusvalenza, eventuale assoggettamento ad Iva, imposte di registro ed ipo-catastali.
Posto che l'estromissione di immobile per assegnazione alla sfera privata dell'imprenditore è assimilata ad una cessione del medesimo bene, per quanto attiene la determinazione della plusvalenza si ritiene che non vi siano dubbi sulla determinazione della stessa quale confronto tra valore corrente del bene immobile e residuo valore fiscale, con eventuale ricorso alla tassazione separata (ex art. 17 Tuir, comma II).
Assoggettamento ad Iva: se l'operazione deve assimilarsi ad una cessione del bene, ai sensi dell'art. 10, 8ter, l'assegnazione dovrebbe essere esente. E' corretto?
Infine, imposta di registro: sempre ricorrendo all'assimilazione alla cessione del bene, questa sconterebbe imposta di registro fissa (€ 200), mentre le ipo-catastali assommerebbero complessivamente al 4% del valore corrente. Posto, però, che il destinatario del bene è la medesima persona che già risulta ai registri immobiliari, è possibile poter affermare che le imposte di registro ed ipo-catastali non trovano ragione di applicazione?
Grazie