Nell’aprile 2014 è deceduto il socio accomandatario di una sas composta dallo stesso e dalla figlia quale socia accomandante. La società già allora era inattiva.
Dopo tale decesso la figlia, socio accomandante, non ha inteso ricostituire la pluralità dei soci né liquidare la quota agli eredi né sciogliere la società ovvero continuarla con gli eredi stessi, ma non mi risulta che gli eredi siano disposti ad acconsentire la prosecuzione, tenuto conto che la società ha solo debiti e praticamente nulla di attivo.
Ne deriva, a mio avviso, che a seguito della mancata ricostituzione della pluralità dei soci nel termine di sei mesi, la società, si è in presenza di uno scioglimento di diritto della società che così dovrebbe essere entrata nella fase della liquidazione.
A questo punto domando, premesso che il bilancio al 31.12.2014 è stato redatto, per ora, ignorando gli obblighi derivanti dalla morte del socio accomandatario:
1. Quale dichiarazione dei redditi va presentata ?
2. A nome della sas con firmatario il socio accomandante ?
3. Chiudendo in perdita, la stessa va accollata per intero al socio accomandante che di fatto è divenuta accomandatario ?
4. La quota del socio accomandatario deceduto in assenza di atti a chi va imputata ? Agli eredi ? (ma non ho notizie se abbiano accettato l’eredità?)
5. Nel riquadro Unico stato della società va indicata in liquidazione ?
6. Il socio accomandatario va indicato come liquidatore ?