Buongiorno,
si chiede un parere circa la validità del seguente credito d’imposta per beni materiali 4.0 dell’anno 2021 e 2022 (articolo 1, commi 1051-1063 e 1065, della legge di Bilancio 2021 (legge n. 178/2020)).
Una società ha acquistato due beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati, beneficiando quindi dell’aliquota del 50% per il 2021 e dell’aliquota del 40% per il 2022 del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
Bene 1: è stata emessa una fattura di acconto nel 2021 ed è stato effettuato il relativo pagamento sempre nello stesso anno. La parte restante del bene è stata fatturata nel 2022.
L’importo totale del bene ammonta a 195.150€, mentre l’acconto iniziale pagato nel 2021 era pari a 72.000€. Nel 2021 risulta essere stato già versato circa il 37% del costo complessivo del bene, permettendo quindi all’azienda di usufruire del credito d’imposta al 50%, avendo provveduto alla prenotazione del bene.
Bene 2: è stata emessa fattura per l’acquisto del bene nel 2022 e nello stesso anno sono stati effettuati tutti i pagamenti. La società, quindi, ha la possibilità di usufruire del credito d’imposta al 40%.
Entrambi i beni sono stati periziati nel 2024, anno in cui si è verificata sia l’entrata in funzione che l’interconnessione, quindi il credito si potrebbe utilizzare a partire dal 2024.
Tuttavia, a suo tempo non era stata comunicata la spesa al MISE tramite pec.
Nel 2021 e nel 2022, infatti, per effettuare la comunicazione a consuntivo delle spese sostenute per i beni 4.0 era sufficiente inviare una pec entro la dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono stati effettuati gli investimenti, pec che però è stata dismessa a marzo del 2024, per essere sostituita dalla comunicazione al GSE.
Si chiede se la mancata comunicazione delle spese al MISE pregiudica ora la validità del credito d’imposta maturato e se ne sia consentito quindi l’utilizzo.
Nella vostra circolare del 17/11 (RF 228) viene affrontato il tema della comunicazione tardiva, ma si tratta solamente della comunicazione preventiva, e non a consuntivo come nel nostro caso.
Nel caso in cui il credito sia valido, ma si debba comunicare la spesa, come dobbiamo procedere, dal momento che la pec dell’Agenzia risulta dismessa?
È possibile accedere a una “remissione in bonis”?
Grazie