Buonasera.
Unico proprietario di n. 2 unità abitative non di lusso e di n. 1 pertinenza (garage), costituenti unico edificio (piano S1-T-1). In data 06/07/2022 ottenuto permesso di costruire per opere di ampliamento (non agevolabili), riqualificazione energetica parti comuni (110%) e ristrutturazione unità abitative (bonus 50%). In merito alle opere di riqualificazione energetica su parti comuni, le stesse risultano completate ed il relativo credito già ceduto, in seguito a CILAS di inizio lavori del 21/11/2022 e fine lavori del 26/03/2024.
Dell'originario permesso di costruire del 06/07/22 restano da sostenere le spese di ristrutturazione delle 2 unità abitative. Nel frattempo, in data 28/11/2023, inviata pratica in variante del citato permesso di costruire, per le sole opere di ristrutturazione.
Per quanto precede, si ritiene che per il credito di imposta relativo alle spese di ristrutturazione (sostenute nel 2024) sia ancora possibile procedere con la cessione del credito. Ciò in quanto le opere (complessivamente considerate) del permesso di costruire del 06/07/2022 erano sicuramente già state avviate prima del 30/03/2024; inoltre, la variante per le opere di ristrutturazione costituisce mera integrazione tecnica dell'originario permesso a costruire.
Si chiede se l'interpretazione del caso risulti corretta. Grazie.