Buongiorno,
un cliente, società s.r.l. italiana, intende svolgere attività di commercio on line destinata a consumatori privati (ovvero non titolari di partita iva) sia italiani che esteri (comunitari ed extra comunitari) secondo due modalità:
1- Vendita attraverso il sito aziendale (dove è stata aperta una sezione “Shop on line”);
2- Vendita attraverso piattaforme quali, in particolare, Amazon, Ebay e Catawiki.
Nella previsione di superare la soglia dei 10.000 euro di vendite a privati comunitari, ci si pone il seguente quesito:
per quanto attiene alla modalità 2 (vale a dire vendite attraverso piattaforme), l’iva su tali cessioni deve essere versata dalla piattaforma (Amazon, Ebay..), oppure dal nostro cliente?
Dalla lettura delle indicazioni fornite dalla stessa Agenzia delle Entrate, infatti, sembra di capire che (sulla base dell’articolo 14 bis che introduce la figura del fornitore presunto) i soggetti passivi che facilitano le vendite a distanza di beni tramite interfaccia elettronica, siano da considerarsi essi stessi come coloro che effettivamente effettuano le cessioni e dunque siano loro i soggetti tenuti al versamento dell’iva su tali vendite.
Si desidera, gentilmente, ricevere conferma in merito a quanto poc’anzi esposto.
Se ciò venisse confermato, infatti, non vi sarebbe l’onere per il nostro cliente di implementare il sistema OSS al superamento della soglia (né evidentemente di identificarsi in ogni Paese comunitario dove “approdino” le vendite). E’ corretto?
Infine, se tutto quanto esposto finora corrisponde ad esattezza, si desidera comprendere come debbano essere regolati i rapporti (a questo punto B2B) tra il nostro cliente e le diverse piattaforme (Amazon, Ebay … ).
Grazie