Buongiorno.
Una persona fisica residente fiscalmente in Italia, nel 2023, soggiorna in Australia dove consegue reddito da lavoro dipendente con inizio da luglio 2023.
Il periodo d’imposta australiano va dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024. Il soggetto è in possesso delle busta paga, avrà il PAYG (certificazione unica australiana) e redigerà dichiarazione dei redditi in Australia dopo il 1° luglio 2024. Il reddito australiano e il credito d’imposta per le imposte versate all’estero da indicare nella dichiarazione dei redditi italiana, per l'anno 2023, saranno determinati, rispettivamente, eseguendo la sommatoria dei redditi e delle imposte trattenute in buste paga da luglio a dicembre 2023. Quindi il credito d’imposta per l’anno 2023 (periodo luglio/dicembre 2023) sarà pari ad € 2.500 mentre le imposte complessive trattenute al contribuente saranno pari ad € 5.000 (periodo d'imposta australiano luglio/giugno 2024).
Il contribuente nel mese di Gennaio 2024 ha sostenuto dei costi che saranno deducibili dalla dichiarazione dei redditi australiana per cui otterrà un rimborso in Australia delle imposte trattenute dal datore di lavoro per l’importo di € 3.000. Pertanto le imposte definitivamente a carico del contribuente dell’intero periodo d’imposta 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024 saranno pari ad € 2.000 (5.000 – 3.000 di rimborso)
QUESITO
Come influisce tale rimborso, anche se derivante da un costo sostenuto a gennaio 2024, sul credito d’imposta per le imposte trattenute da luglio a dicembre 2023 (pari a € 2.500) da indicare nella dichiarazione dei redditi italiana? Quale importo va indicato nel quadro CE della dichiarazione dei redditi italiana per l’anno 2023 in modo che rispetti il requisito della definitività?
Grazie.