Buongiorno.
Era corrente una Spa che produceva mangimi. Poi si è trasformata in Sas il 15.07.2003. Dal 21.12.2004 è in liquidazione. Sono stati fatti accordi per stralciare crediti e cedere capannoni. Nel bilancio al 31.12.2023 ci sono i seguenti dati:
Attivo - Perdite portate a nuovo ex Spa 668.000,00
Passivo - Patrimonio Netto:
L’anno 2023 si chiuderà con una rilevante perdita di € 110.000,00 per la chiusura a stralcio di un credito nei confronti di un cliente. L’esercizio 2024 chiuderà con una perdita di € 250.000,00 a seguito svendita dei capannoni sede dell’attività. Per la copertura delle perdite e del Fondo di rivalutazione L 185 (non affrancata) bisogna seguire un iter di priorità. Io avrei pensato quanto segue:
1) A maggio 2024 fare assemblea straordinaria (Notaio) per copertura parte delle perdite con il Fondo di Rivalutazione L. 185 (non affrancata). In questo modo elimino il Fondo di Rivalutazione L. 185 che altrimenti produrrebbe reddito tassato qualora venisse distribuito. Considerato che la Sas è in liquidazione, si può fare?
2) Per coprire le restanti perdite portate a nuovo (668.000,00 – 530.000,00) € 138.000,00 si può fare una normale assemblea (anche se è una Sas) o è meglio inserirla nell’assemblea straordinaria di cui al N.1). Posso usare le riserve portate a nuovo della Spa e non usare quelle della Sas che sono già state tassate!?
3) Dopo la copertura delle perdite restano riserve come segue: a) Riserva Legale ex Spa € 80.000,00 b) Resto riserve ex Spa al netto di quelle usate per la copertura di perdite al 31.12.2023 e quelle che si andranno a creare nel 2024 (cessione capannone) saranno circa € 200.000,00 + Riserva Legale per un totale di € 280.000,00 (Riserva Ordinaria + Riserva Legale € 80.000,00). Quando vengono distribuite le riserve ex Spa si farà la ritenuta secca del 26%.
N.B. E’ un caos ma cosa pensate per come si potrebbe procedere o avete qualche suggerimento?
Cordiali saluti