Buongiorno.
Un soggetto nel mese di maggio 2023 ha iniziato l'attività come Produttore assicurativo di quarto gruppo, optando per il regime forfettario e, come tale, non emette le fatture per le provvigioni riscosse in quanto non richieste dalla mandante.
Per incomprensioni con la Compagnia di assicurazione, quest'ultima, per il mesi di maggio giugno e luglio, ha assoggettato le provvigioni corrisposte alla normale ritenuta d'acconto Irpef.
La Compagnia si è rifiutata, addossando la colpa al produttore assicurativo, di rielaborare le liquidazioni escludendo le provvigioni dalla ritenuta d'acconto Irpef.
Ora, la Certificazione Unica, causale U relativa all'anno 2023, (allegata) riporta distintamente sia gli importi (primi tre mesi) assoggettati a ritenuta d'acconto sia quelli non soggetti in quanto "forfettario".
Si chiede quale comportamento adottare in Dichiarazione dei redditi:
1) essendo la totalità delle provvigioni percepite in costanza di Regime forfettario, riportarle interamente nel quadro LM assoggettandole all'aliquota del 5% e recuperando la ritenuta d'acconto subita;
2) riportando nel quadro LM le sole provvigioni non assoggettate a ritenuta d'acconto (regime forfettario) ed esponendo nel quadro RL assoggettate a ritenuta d'acconto (anche se percepite in vigenza di partita Iva).
Facendo, come riportato al punto 2, l'Amministrazione non potrebbe interpretare il comportamento "concludente" come rinuncia al forfait ??
È gradita la risposta scritta da parte del Dott. Cirrincione.
Grazie