Egr. dott. Cirrincione buongiorno,
ditta individuale artigiana edile, forfettaria e titolare residente in Italia, cessata in data 30.09.2022, ha svolto l'attività contemporaneamente nel 2022 anche in Francia con partita Iva francese (règime micro-social simplifiè) pagando trimestralmente l'imposta scaturente dalla "declaration trimestrielle de chiffre d'affaires" per circa 17.000 euro. L'attività in Francia continua anche nel 2023. Nella dichiarazione Unico 2023 i ricavi dell'attività francese sono stati ricompresi nel quadro LM in aggiunta a quelli prodotti in Italia.
Da quanto si è compreso, l'attività svolta in Francia è soggetta ad un regime contabile simile al nostro forfettario con una percentuale di deduzione delle spese nel nostro caso del 50% in quanto redditi rientranti nella categoria dei BIC.
Si chiede se:
1) è corretta la procedura adottata in Unico 2023 e come conciliare la deduzione del 50% delle spese con le nostre percentuali di redditività considerando che il codice attività 433300 ha invece una redditività del 86%;
2) se è possibile recuperare in qualche modo le imposte pagate in Francia
Grazie
Cordiali saluti