Gentile Dott. Cirrincione,
Nel 2023 un soggetto parzialmente incapiente ha acquistato un’unità immobiliare antisismica che ricade nella zona sismica 3 il cui titolo abilitativo è stato rilasciato ante 17/02/2023. Lo stesso intende cedere il credito Sisma bonus ad una s.r.l. a base familiare di cui fa parte.
Si chiede:
- È possibile cedere il credito integralmente (100%) ed essere pagato ratealmente dalla società dopo che questa ha usufruito della compensazione in F24 della quota annuale? Ciò potrebbe comportare una violazione di legge visto che il DL 11/2023 ha rivisto le norme di responsabilità da parte del cessionario?
- Fermo restando che la società debba rispettare nel limite massimo della compensazione secondo la stessa ripartizione della detrazione originaria del credito, si chiede conferma che non ci siano limiti per l'utilizzo in compensazione del credito d'imposta senza visto di conformità, poiché questo è stato già apposto sul modello di comunicazione per opzione cessione del credito?
- Per la detrazione Irpef del 50% dell’Iva pagata sulle fatture d’acquisto dell’immobile abitativo premesso che l’Iva sugli acconti del 2022 non può essere agevolabili (principio di cassa) e che anche per quelli del 2023 (per mancanza del preliminare d’acquisto registrato), si chiede se almeno per l’Iva indicata nella fattura a saldo emessa all’atto del rogito, possa esserne usufruita la detrazione.
- Inoltre, questa detrazione è cumulabile con il sisma bonus acquisto case antisismiche? Se si, va scorporata la quota di Iva recuperata dal soggetto con il Sisma bonus?
Cordialità