Buonasera,
Una S.r.l. con codice Ateco 855930 - Scuole e corsi di lingua - intende organizzare dei viaggi studio in Inghilterra. La società il 30/12/2020 viene autorizzata da AdE, con parere favorevole dell'ufficio scolastico regionale, all'applicazione del regime di esenzione Iva ex art. 10 co. 1 n. 20 DPR 633/72. Per quanto noto "I soggiorni di studio organizzati da un organismo didattico riconosciuto, per la frequenza di istituti scolastici all'estero o di scuole di lingua per studenti stranieri, beneficiano del regime di esenzione IVA ex art. 10 co. 1 n. 20) del DPR 633/72, in quanto prestazioni caratterizzate da una finalità di studio e, in senso lato, formativa.
Tali soggiorni, dunque, si differenziano dalle prestazioni per le quali si applica il regime speciale riservato alle agenzie di viaggio di cui all'art. 74-ter del DPR 633/72, la cui finalità è, invece, lo svago, il riposo o l'interesse culturale o turistico.
Le prestazioni relative a viaggio, vitto e alloggio organizzate dal medesimo soggetto devono considerarsi accessorie ex art. 12 del DPR 633/72 rispetto al soggiorno di studio, per cui ricadono anch'esse nel regime di esenzione IVA, anche laddove siano fornite da istituzioni, collegi o pensioni annessi, dipendenti o funzionalmente legati alla scuola".
Abbiamo però trovato anche cassazioni che disconoscono il diritto all'applicazione dell'articolo 10. Sono quindi a chiedere come debba comportarsi la scuola nella fatturazione dei viaggi di studio (corso di lingua tenuto all'estero da uno dei titolari della S.r.l. o da insegnante di madrelingua residente in Inghilterra, volo, soggiorno).
Ringrazio per il riscontro che vorrete dare alla presente.