Salve,
una snc in contabilità ordinaria vuole procedere all'assegnazione agevolata dei beni immobili (beni merce) ai soci e procedere al contestuale scioglimento della società.
Agenzia entrate dice che" è possibile fruire dell'assegnazione agevolata ai soci solo se ci sono riserve disponibili di utili o di capitali almeno pari al valore contabile attribuito in sede di assegnazione e che il comportamento contabile adottato dall'impresa deve essere coerente con i principi contabili di riferimento".
Si chiede:
Se in caso di autorizzazione dei soci e in assenza di problemi finanziari della società tantopiù che si scioglie dopo l'assegnazione, si possa procedere all'assegnazione agevolata dei beni immobili merce con relativo annullamento delle riserve, al valore contabile di euro 300 o al valore catastale rivalutato di euro 350 che si utilizzerebbe ai fini fiscali per l'assegnazione, oppure è necessario che il valore di assegnazione attribuito e relativa capienza patrimonio netto della società siano pari al valore di mercato come presupposto fondamentale e necessario per procedere all'assegnazione agevolata ai soci degli immobili?
Potrebbe agenzia entrate, visto la sua non presa di posizione chiara in merito, disconoscere fiscalmente l'assegnazione agevolata e procedere al recupero di tutte le imposte ordinarie sui valori di mercato?
Uno di questi beni immobili è cointestato con in soggetto privato al 40% (la società detiene il 60%) è possibile procedere all'assegnazione agevolata di un immobile cointestato con un altro soggetto? Ci sono problemi di prelazione vs il comproprietario?
Grazie