Buongiorno Dottore di seguito il seguente quesito.
Un’associazione di promozione sociale adotta il regime forfettario 398/91, ha la partita Iva, emette fatture elettroniche in quanto i suoi ricavi commerciali sono superiori ad € 25.000, è proprietaria dell’immobile in cui svolge la sua attività istituzionale e commerciale.
Si chiede se:
- Per gli acquisti interni le fatture che riceve ad esempio per manutenzione caldaia o servizi di pulizia devono essere in reverse charge a prescindere se la prestazione è riferita all’attività istituzionale o commerciale? Nel qual caso, l’Iva va pagata sempre per intero?
- Nel caso di acquisti UE ed EXTRAUE occorre sempre fare l’esterometro a prescindere se la prestazione o gli acquisti di beni extraue sono riferiti all’attività istituzionale o commerciale? L’Iva va pagata per intero?
Infine, considerando che il regime della 398/91 rimane in vigore anche per tutto il 2023, e che l’Aps ha i requisiti per aderire al nuovo regime forfettario previsto dalla riforma degli enti del terzo settore, è comunque necessario nell’Unico redditi 2022 fare l’adesione al nuovo regime forfettario?
Grazie
Cordiali saluti