Buongiorno dr. Cirrincione,
un cliente professionista ha emesso, nei primi mesi del 2023, fatture in regime forfetario (no iva no ritenuta di acconto) in quanto rispettoso dei requisiti per poterlo fare.
Ora, a marzo 2023, emergerebbe la necessità di passare nel regime ordinario per aumento del lavoro con previsione di assunzione della moglie come lavoratrice dipendente part time.
I compensi che il professionista dovrebbe erogare alla moglie in termini di paghe mensili e accontamento TFR sarebbero deducibili dal reddito di lavoro professionale? (i contributi previdenziali e assistenziali a carico del professionista capisco che sarebbero deducibili, ma la paga e l'accontamento del TFR?)
inoltre:
- per quanto riguarda l'iva sulle fatture già emesse, il professionista mi dice che non ha assolutamente più il modo di recuperarla dai suoi clienti, poiché ha subito iva in acquisto pagandola con il lordo delle fatture, la differenza trimestrale da versare verrebbe sopportata dal professionista .. ma come regolarizzare tale fattispecie?
Come comportarsi con le ritenute d'acconto del 20% non subite? Si inizierebbe dal momento successivo al cambio regime (esempio se il cambio regime fosse 20/3 dalle fatture emesse dal 21/3) oppure si dovrebbe regolarizzare tutto il passato? Anche in questo caso però come regolarizzare il passato considerando che non è possibile far si che i clienti fatturati facciano da sostituti di imposta ravvedendo tra l'altro gli importi in scadenza il 16.2.
Grazie.