Buongiorno, Gent.mo Dott. Cirrincione,
a seguito del decesso di un imprenditore individuale che esercitava attività di locazione di beni immobili propri, gli eredi si sono presentati dal Notaio per l'apertura del Testamento. Quest'ultimo non menzionava in alcun modo la ditta individuale e destinava la proprietà degli immobili (anche quelli aziendali) ai vari eredi con percentuali differenti mentre l'usufrutto generale di tutti i beni mobili e immobili al coniuge.
Alla luce di quanto appena descritto, si chiede se fosse possibile far continuare l'attività ad un unico erede (il coniuge), o se fosse obbligatoria l'apertura della comunione ereditaria. E nel caso di continuazione da parte di un unico erede quali sarebbero i corretti adempimenti da seguire?
Secondariamente, sempre che fosse percorribile la strada dell'unico erede che continui l'attività, a suo avviso sarebbe possibile ricorrere alla normativa sull'estromissione agevolata dei beni (Legge di Bilancio 2023)?
La ringrazio anticipatamente per il prezioso aiuto.
Saluti.