Buonasera,
Un fornitore di merce, riceve per l’anno 2022 una dichiarazione d’intento da parte del proprio cliente per euro 250.000. Il 24 gennaio 2023 si accorge che al 30/11/2022 ha fatturato al cliente euro 6.000, senza applicazione dell’IVA, nonostante abbia già raggiunto il limite dei 250.000 euro.
Sempre in data 24/01/2023 constata che al 31/12/2022 ha fatturato erroneamente allo stesso cliente ulteriori euro 9.000 senza applicazione dell’IVA. Pertanto al fine di sanare il comportamento di cui sopra, si chiede se tale procedura è corretta:
D’accordo con il cliente si sceglie la modalità di emissione di nota di addebito da parte del fornitore con la seguente proceduta:
- Emissione di nota di addebito per sola iva in data 30/11/2022 per euro 1.320 (6.000 x 22%);
- Emissione di nota di addebito per sola iva in data 31/12/2022 per euro 1.980 (9.000 x 22%);
- Versamento della sanzione pari ad euro 27,80 per tardato invio allo SDI della fattura datata 30/11/2022;
- Versamento della sanzione pari ad euro 25,00 per tardato invio allo SDI della fattura datata 31/12/2022;
- Versamento in data 24/01/2023 dell’iva dovuta per il mese di novembre 2022 di euro 1.320 con sanzione (nella misura del 1,67% del debito iva) e interessi di mora per ravvedimento;
- Versamento in data 24/01/2023 dell’iva dovuta per il mese di dicembre 2022 di euro 1.980 con sanzione (nella misura del 0,80% del debito iva) e interessi di mora per ravvedimento.
Cordiali saluti.