Buongiorno,
ditta individuale con attività di giardiniere - impresa familiare con il figlio - in data 28.12.2022 dona l'intera azienda al figlio con effetto 28.12.2022, senza cessione dei crediti e contestuale cessazione dell'impresa familiare col figlio.
Con tale data, 28.12.2022, la P.IVA del giardiniere diventa inattiva alla CCIAA con conseguente cancellazione dalla sezione artigiana per il venire meno dell'azienda e cancellazione dalla posizione contributiva Inps artigiani, mentre rimane aperta all'Agenzia delle Entrate in attesa di completare l'incasso delle fatture emesse nel corso del 2022, ancora in sospeso (circa Euro 35.000,00) e di cui l'Iva è stata regolarmente versata nei termini di legge, essendo il giardiniere in regime semplificato per cassa, incasso che avverrà nell'esercizio in corso - 2023.
La maggior parte delle fatture attive sono emesse a Condomini, pertanto il giardiniere avrà anche delle certificazioni per le ritenute d'acconto del 4% subite sulle prestazioni di servizio.
Ai fini dei redditi pro anno solare 2023 nessun problema perché la P.IVA all'Agenzia delle Entrate è ancora aperta quindi si compilerà il quadro RG con indicazione dei ricavi e delle relative ritenute d'acconto subite.
Rimane il problema della contribuzione Inps. Abbiamo nel frattempo interpellato l'Inps che conferma la corretta cancellazione dalla sezione artigiani in data 28.12.2022 essendo venuto meno il presupposto dell'impresa artigiana con la cancellazione dalla sezione.
Non possiamo nemmeno iscrivere il giardiniere alla gestione separata perché le uniche opzioni disponibili sono "parasubordinato" o "professionista", ma il soggetto non è né uno né l'altro.
A questo punto come possiamo risolvere la questione? Come possiamo versare i contributi Inps? Sono dovuti?
Grazie.