Buongiorno,
La bozza di finanziaria 2023 prevede la possibilità di assegnazione degli immobili ai soci. Anche se la norma non è ancora approvata, ciò nonostante abbiamo già richieste da clienti per analizzare la convenienza o meno. Si chiede pertanto se il calcolo delle imposte nel seguente caso è corretto.
Una S.N.C. nel 2008 ha rivalutato l’immobile da 268.000 a 1.000.000 versando l’imposta sostitutiva del 3% senza affrancare la riserva di rivalutazione. La SNC è sempre stata in contabilità ordinaria dall’anno di effettuazione della rivalutazione fino ad oggi. Il valore catastale dell’immobile oggi è 850.000. Il valore contabile e fiscale dell’immobile oggi è 760.000. Il Patrimonio netto è così composto: Capitale sociale 100.000; Riserve di utili 5.000; Riserva di rivalutazione “non” affrancata 710.000. Se tale norma sarà approvata, si intenderebbe mettere in “liquidazione la società” e assegnare l’immobile ai soci. In tal caso dovrebbero essere dovute le seguenti imposte dirette (oltre alle imposte indirette): Imposta sostitutiva 8% su 90.000 (850.000-760.000) = imposta 7.200,00; Affrancamento della riserva di rivalutazione utilizzata per l’assegnazione al 13% =710.000 x 13% = 92.300,00. Totale imposte a carico della SNC da versare 99.500,00
Il reddito fiscale per i soci dovrebbe essere così calcolato: Valore fiscale della partecipazione (quota di capitale versata + quota di redditi imputati–quota di utili distribuiti) ammettiamo che da questo calcolo esca il valore 105.000. A questo valore va aggiunto: Plusvalenza affrancata 8% 90.000 + Riserva rivalut. Affrancata 13% - 710.000= 905.000 Totale valore fiscale della quota. 905.000 - 850.000 (valore immobile assegnato) = perdita 55.000 In questo caso nessun reddito tassabile risulterà per i soci.
Si chiede se è corretto quanto sopra esposto.
Grazie