Nell’anno 2011, nella compilazione del Modello UNICO SP 2011 per l’anno di imposta 2010 ai righi 3 e 5 dell’importo delle ritenute che gli associati di uno studio professionale hanno riattribuito all’associazione professionale era stato dimenticato di inserire gli importi di euro 29.993 e 13.654 = 43.647 nei Righi RK1 e RK 2 campo 12 .
Nelle dichiarazioni UNICOPF 2011x10 dei due unici associati dell’associazione professionale al rigo RN32 campo 3 (..di cui ritenute art. 5 non utilizzate) erano stati inseriti gli importi corretti.
Durante l’anno 2011 sono stati compensati euro 43.647 dall’associazione professionale.
E’ arrivato avviso bonario di liquidazione del modello unico SP2012 in data 02/10/2013, dove si evidenziava che nel rigo RX20 Eccedenza ritenute precedente dichiarazione l’importo dichiarato era 43.647 mentre l’importo variato era 0.
Quindi, anche su indicazione della locale Agenzia delle Entrate è stata fatta una dichiarazione integrativa Modello UNICOSP 2011x10 (a favore) in data 05/10/2013, inserendo al rigo RX 18 campo 5 l’importo di tali ritenute (43.647)
L’Agenzia delle Entrate ha considerato l’errore come formale ed ha proceduto all’annullamento in toto dell’avviso bonario.
In tale sede ci siamo accorti anche che il Modello UNICOSP 2013 per l’anno di imposta 2012 riportava il medesimo errore e, quindi, si è provveduto sempre in data 05/10/2013 ad inserire al RX 18 campo 5 l’importo delle ritenute per euro 55.300 ed anche a dichiarare che il credito dell’anno (riattribuito) era € 39.450, di cui compensate nell’anno per € 39.450.
Nelle dichiarazioni UNICOPF 2013x12 dei due unici associati dell’associazione professionale al rigo RN32 campo 3 (..di cui ritenute art. 5 non utilizzate) erano stati inseriti gli importi corretti di ritenute per € 39.450 totali.
Nell’anno 2012 sono state compensate € 39.450.
In data 24/02/2015 l’Agenzia delle Entrate comunica che il credito (codice 6830) Rigo RX51 non è 55.300 bensì 15.850 perché contesta che nel Modello UNICOSP 2013x12 sia stato riportato € 39.450 mentre in realtà lo varia in Zero (fregandosene del Modello UNICO 2013x12 integrativo a favore presentato il 05/10/2013).
Ci chiede quindi comprensivo di sanzioni ed interessi € 45.638,47
Per di più l’Agenzia “contesta” sé stessa e ci comunica che anche la variazione originaria e l’annullamento del precedente avviso bonario per UNICOSP 2012x11 non era valido.
Che cosa pensate di questo comportamento?
Non sono tutti errori formali che non pregiudicano l’esito di controlli, visto che è stata pure fatta una dichiarazione UNICO SP 2013X12 integrativa (che per puro caso ha “sforato” di soli 5 giorni il termine per redarre un’integrativa completamente valida, in tutti i casi ?) ???
Può, forse, nel caso esserci eccepita l’integrativa non a favore ma con sanzioni seppur minime ??? (258 euro e quindi un quarto di 258 quando ci arriveranno le sanzioni stesse)
Ci sono delle circolari o qualche altra pronuncia che ci possa servire nell’espletare la pratica di annullamento totale/autotutela dell’avviso bonario???
Va aspettato per forza la cartella esattoriale per fare ricorso???
L’Agenzia delle Entrate, in prima battuta, dicendo che la dichiarazione UNICOSP2013x12 è presentata tardiva e non può essere “lavorata” ci dice di pagare TUTTO l’avviso bonario e di richiedere a rimborso tale credito!
Quindi subendo le sanzioni per cosa ? Considerato che gli associati nella propria dichiarazione hanno correttamente indicato la riattribuzione ed è solo nel modello UNICOSP 2013x12 che originariamente (ma corretto nel 05/10/2013) era stato indicato “credito da ritenute” = “credito compensato” per € 39.450?