Buongiorno,
una Fondazione (ente non commerciale privo di partita IVA), presto ETS, ha quale scopo istituzionale "... l’attuazione di iniziative dirette a diffondere l’educazione e l’istruzione in materia di arte e di antiquariato da perseguirsi attraverso la organica messa a disposizione degli studiosi e degli antiquari, al solo e precipuo scopo di documentazione e di studio, di tutte le proprietà mobiliari comunque comprese nell’eredità del Cav. di Gr. Croce Ivan Bruschi".
Ha ereditato una collezione di arte ed antiquariato, e la visita della stessa è soggetta ad un biglietto, così come le attività didattiche (attività di avvicinamento all’arte per i bambini), concerti e ed altri eventi sporadici (serate jazz nella terrazza della casa museo), nonché vendita di libri (nell’ordine di 500 euro all’anno) di arte, antiquariato e cataloghi di mostre, quest’ultimi venduti in occasione di mostre che vengono effettuate senza maggiorazione del biglietto di ingresso alla visita della collezione.
I prezzi dei biglietti sono di gran lunga inferiori ai costi di diretta imputazione. Le attività diverse ex art. 6 D. Lgs. 117/2017 sono di gran lunga inferiori al totale delle entrate della Fondazione (ampliamento al di sotto del 30%).
La fondazione ha due dipendenti a tempo pieno e uno a tempo parziale, l’immobile non è di proprietà. Si chiede la disciplina ai fini I.V.A. e quale documentazione è tenuta a rilasciare ai visitatori nonché ai partecipanti alle altre attività alla luce della normativa sul terzo settore e di quella attuale?
Grazie