Società accomandita semplice esercita attivi immobiliare (proventi da locazione di immobili) con 4 soci. I soci accomandatari sono i genitori, i due soci accomandanti sono i figli.
Il primo figlio è iscritto all'AIRE in quanto opera e risiede all'estero in paese UE (Slovenia) esercita attività di pilota per una compagnia aerea privata slovena.
il secondo figlio ha lavorato all'estero, è rientrato in Italia e tuttora beneficia delle agevolazione degli "impatriati" - rientro dei cervelli.
I due figli per trasparenza dichiarano la laro quota di reddito di partecipazione e, da quanto mi risulta, il possesso di redditi di questo genere provocano la decadenza dalle agevolazioni per il figlio iscritto all'AIRE in quanto possiede redditi in Italia; per il figlio "impatriato" i redditi di partecipazion in soc di persone non godono della agevolazione della riduzione al 50% ma non fanno decadere dai benefici.
A questo punto chiedo se le deduzioni espsote sono corrette?????
Per il figlio iscritto all'AIRE per evitare la decadenza ho ipotizzato la cessione dell'usufrutto della quota ad altro socio in modo da conservare la sola nuda proprietà che non comporta imponibilità fiscale per trasparenza. Chiedo quindi iscritto all'AIRE può conservare in Italia la nuda proprietà di una quota di società di persone senza perdere il beneficio????
Per il figlio "impatriato" devo osservare qualche precauzione????? è consogliabile anche per lui trasferire l'usufrutto sulla quota di socio accomandante ?????