un impresa italiana individuale, aderente al regime iva o.s.s., ha ceduto beni on line a consumatori privati u.e. nel mese di ottobre 2021, per complessive euro 20.000,00 , in particolare ( Francia ) ove l' aliquota ordinaria e' del 20%. Il prezzo per singolo prodotto pubblicizzato sul proprio sito internet era di € 100,00, comprensivo di qualsiasi tributo , imposta e spese di trasporto. ( la merce proveniva dalla Cina ed era stata sdoganata in italia) Il cedente non ha emesso fatture perche' non richieste, tanto meno scontrini fiscali, ma ha registrato gli incassi sul registro dei corrispettivi come ricavi non imponibili ex art 41 c.1 lett b dl 331-93. per €16.666.66 ed iva francese ( fuori campo iva ) per € 3.333,33 con scorporo dell' imposta dall' incasso complessivo.
Si chiede se il calcolo fatto per riversare l' iva allo stato francese sia giusto o se invece si dovra' applicare il 20% sull' incasso complessivo di € 20.000,00 e quindi versare alla Francia € 4.000,00 ?
In tal caso l' esborso di € 4000,00 in eccesso rispetto all' incassato e' deducibile come costo ai fini delle imposte dirette o si ritiene formalmente compensato con l' iva in genere pagata sugli acquisti fatti in italia, nella u.e. e tramite le bollette doganali ricevute ?
Grazie