Uno spazzacamino, con codice attività 81.21.00, applica per le prestazioni di pulizia delle canne fumarie svolte nei confronti di privati in fabbricati a destinazione abitativa, l’IVA al 22%. Altri suoi colleghi per le medesime prestazioni fatturano con IVA al 10%. A vostro parere, quale comportamento è più corretto?
Inoltre, tale attività rientra nell’ambito di applicazione del nuovo reverse charge?
Ringraziando anticipatamente, si porgono cordiali saluti.