Buongiorno,
seguo da quest'anno due società semplici agricole speculari, con fatturato cessione prodotti agricoli sui 7.500 euro per il 2020 e cessione energia elettrica impianto fotovoltaico (inferiore a 200 Kw) come attività connessa sui 5.000 euro.
Entrambe le società conducono direttamente alcuni terreni e altri li affittano a terzi con contratti di fondi rustici o cumulativi per i terreni.
Il precedente consulente ha sempre e solo tassato catastalmente il reddito (senza IRAP dal 2016), compilando unicamente i quadri RB, RA e trasferendo quindi reddito agrario e dominicale ai due soci.
La società semplice 1 possiede 2 fabbricati A03 (una cascina), sempre indicati in Unico con codice utilizzo 9, da cui percepiscono un affitto di importo nettamente superiore al totale dei ricavi tassati catastalmente e da conto economico (indicati sopra). L'affitto è comprensivo della cascina e di alcuni terreni.
La società semplice 2 affitta invece un D10, anche qui senza dichiarare in Unico il canone di locazione (importo però decisamente inferiore ai ricavi da conto economico e dai ricavi tassati catastalmente)
Nella S.S. 1, inoltre, i soci non sono Iap, nella 2 è presente un socio Iap.
Non conoscendo molto questa materia ed essendomi trovata ad acquisire un insieme di ditte, tra cui queste che non ho potuto rifiutare, mi chiedo se la compilazione della dichiarazione sia effettivamente questa e se sia corretto non tassare i canoni di locazioni percepiti.
Il precedente consulente non ha mai proceduto alla tassazione di tali canoni perché, a suo dire, fanno parte di fondi rustici dati in locazione da soggetti agricoli, nel loro complesso, a terzi.
Ringrazio in anticipo per il vostro aiuto.