Una S.A.S. composta da due soci padre e figlio a seguito della donazione di quota fatta dal padre al figlio e’ rimasta senza pluralità’ dei soci e si e’ trasformata in ditta individuale con continuazione dell’attività’ ai valori fiscali correnti per almeno i prossimi 5 anni.
Il figlio aveva già’ una partita IVA come ditta individuale.
Ai fini delle imposte e’ stata fatta una cessazione della S.A.S. indicando la partita IVA del figlio dove sono confluiti i conti della S.A.S. cespiti crediti banche ecc.
L’intoppo è c/o la CCIAA di Arezzo che non da seguito alle variazioni (cancellazione S.A.S.) e annotazione, nella ditta individuale preesistente, della confluenza della società’ trasformata, in quanto non viene a crearsi una nuova ditta individuale ma viene utilizzata una ditta individuale preesistente.
Ma, d’altronde, una persona fisica non può’ avere due partite IVA diverse.
Ho commesso un errore ? se e’ corretto il comportamento della CCIAA come risolvere o rimediare ? allego atto notarile