• Situazione
Associazione nel cui Statuto (recentemente adeguato al fine di poter accedere al RUNTS) è previsto lo svolgimento dell'attività di cui all'art. 5, comma 1, lett. e) del CTS, ovvero: tutela degli animali e prevenzione del randagismo. Attività peraltro già svolta sin dalla sua costituzione nel 1998 (e da ancor prima come Comitato, giusto atto notarile del 1987).
L'attività associativa è sostenuta da una quindicina di associati. Le entrate annue complessive sono di circa 20 mila euro, così suddivise:
quote associative: e. 1.000; donazioni: e. 15.000; contributi a f.do perduto reg.li/statali: e. 4.000.
Nel 2013, al fine di separare l'attività commerciale da quella istituzionale, è stata costituita una S.R.L., di cui l'Associazione detiene il 100% delle quote.
I ricavi della SRL, indicativamente euro 800 mila annui, sono attualmente così suddivisi:
- 90% derivanti da attività di custodia e mantenimento cani. Clienti: Comuni, ASL (quindi P.A.);
- 10% privati, per attività di servizi veterinari rivolti a privati (svolti da circa 10 veterinari, collaboratori esterni che svolgono l'attività all'interno della struttura).
L'attività della SRL è gestita da un amministratore unico che utilizza una forza lavoro composta da circa una decina di dipendenti.
L'Associazione è proprietaria degli immobili (fabbricato adibito a clinica, tettoie per ricovero animali, box, recinzioni, costruzioni leggere varie; valore di bilancio € 600 mila, al lordo degli ammortamenti) in cui viene svolta l'attività istituzionale dell'Ass.ne e l'attività commerciale della SRL, quest'ultima in base ad un contratto di comodato.
• Obiettivo
Iscrizione al RUNTS e ottenimento della detassazione per svolgimento di attività non commerciale, art.79, D.Lgs 117/2017, in virtù del fatto che:
a) l'attività svolta rientra a pieno titolo nell'art. 5, c.1, l. e).
Dispositivo dell'art. 5 Codice del terzo settore
1. Gli enti del Terzo settore, diversi dalle imprese sociali incluse le cooperative sociali, esercitano in via esclusiva o principale una o più attività di interesse generale per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Si considerano di interesse generale, se svolte in conformità alle norme particolari che ne disciplinano l'esercizio, le attività aventi ad oggetto:
...omissis...
1. e) interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell'ambiente e all'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, con esclusione dell'attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi, nonché alla tutela degli animali e prevenzione del randagismo, ai sensi della legge 14 agosto 1991, n. 281;
...omissis...
b) l'incasso dei corrispettivi (fatture PA e fatture a privati) non supera (di norma) i costi effettivi (attenzione allo scostamento del 5%).
• Soluzione 1
L' Ass.ne (MADRE) mantiene il 100% delle quote della SRL (FIGLIA).
I) Sottoscrive un contratto di locazione per gli immobili strumentali (in luogo del comodato).
- In riferimento al comunicato stampa del 30/04 del ministro Orlando ove si stabiliscono i “tratti caratterizzanti delle diverse attività degli ETS” (strumentali e secondari) si ritiene che tale ricavo (n.d.r.: locazione) rientri tra quelli strumentali, trattandosi di immobili adibiti a: canile, clinica veterinaria, recinti/box per animali. Quindi escludendo tale ricavo dalla “sfera commerciale” e/o secondaria.
- Il contratto di locazione può essere considerato attività istituzionale e non commerciale in quanto rientrante appieno nell'oggetto sociale statutario.
Considerazioni condivisibili?
II) Gli utili distribuiti dalla FIGLIA, ancorché detassati (dividendi al 50%: Legge di Bilancio 2021, art. 1, c.44 L.178/2020) sono considerati “attività commerciale” per l'Ass.ne. Quindi si dovrà fare attenzione al momento dell'erogazione degli utili, riparametrandoli ai ricavi complessivi.
E' Corretto?
• Soluzione 2
Fusione per incorporazione di SRL in Associazione, così che l'attività esplicitata nello Statuto coincide ESATTAMENTE con l'art. 5 del C.T.S.
Anche se organizzata in forma d'impresa, siccome l'attività commerciale corrisponde a quella istituzionale, avendo come obiettivo il pareggio di bilancio e non la remunerazione del capitale, riunendo come in origine i due soggetti in un'unica entità, non serve gestire una contabilità separata, se non per le raccolte fondi, ad esempio.
Per il sostenimento della tesi è indispensabile dotarsi di un sistema gestionale che monitorizzi costantemente l'andamento delle entrate in relazione alle uscite per evitare lo sforamento del 5% in corso o a fine d'anno perché la perdita del beneficio attualmente è retroattiva (dall'inizio dell'anno).
• Soluzione 3
Vi sono altre strade percorribili?