Buongiorno, in merito al webinar ETS - La Riforma del Terzo Settore abbiamo alcuni dubbi:
1. una associazione culturale che attualmente ha solo codice fiscale come dovrà comportarsi a partire dal 2022? Le entrate dell’associazione sono le quote associative e le quote per i corsi (quindi anche corrispettivi specifici) che attualmente secondo l’art. 148 del TUIR sono entrambe de commercializzate.
Abbiamo inteso che con l’entrata a regime del runts le entrate legate a corrispettivi specifici perdono la de commercializzazione e quindi devono essere assoggettate a tassazione (con coefficiente di redditività del 7% se entrano nel runts e rispettano alcuni limiti oppure se non intendono entrare nel runts a scelta tra contabilità semplificata/ordinaria o forfettaria art. 145 tuir).
Per quanto riguarda l’IVA? Non essendo più de commercializzati devono aprire partita IVA e versare l’imposta oppure ci sono dei limiti da rispettare (sia dentro sia fuori dal runts)?
2. associazioni sportive riconosciute dall CONI: abbiamo inteso che sono le uniche per le quali sarà ancora applicabile la L 398. Di norma l’opzione per la L 398 viene fatta per le associazioni che intendono aprire la partita IVA e viene applicato sui corrispettivi commerciali (sponsorizzazioni, bar, ecc) escludendo i corrispettivi specifici per partecipazione a corsi perché de commercializzati; per le ASD che hanno solo codice fiscale che ad oggi incassano solo quote sociali e quote partecipazioni a corsi dai soli associati cambierà qualcosa? in questo caso i corrispettivi specifici continuano a godere della de commercializzazione? Rimane quindi in vigore l’ art. 148, c. 3, T.U.I.R?