Una cliente vive con il proprio nucleo famigliare (composto dalla stessa, dal marito e dai due figli maggiorenni) in un'appartamento ricevuto dal padre deceduto.
Il marito da sempre ha la residenza nel comune dove è nato (non ha però alcuna proprietà immobiliare), non avendola di fatto mai spostata per negligenza.
Ai fini Imu l'abitazione ove risiede la cliente è sempre stata considerata come abitazione principale godendo pertanto della relativa esenzione.
Ora il comune accortosi che il conuge ha la residenza in un'altro comune ritiene che non spetti alla cliente l'esenzione Imu inquanto "per abitazione principale deve intendersi quella in cui il possessore ed il suo nucleo famigliare dimora abitualmente e risiedono anagraficamente".
Si chiede se il fatto che il marito (pur non avendo altre proprietà) non abbia la residenza anagrafica nell'immobile ove di fatto risiede e vive insieme con la moglie ed i relativi figli possa essere un elemento valido per negare l'esenzione Imu come abitazione principale.
Distinti saluti.