Una srl a ristretta base familiare (marito e moglie) aveva deliberato nel 2003 un TFM a favore di entrambi gli amministratori (sempre marito e moglie) nella misura del 10 % del compenso annuo deliberato, tenuto conto che lo statuto prevedeva una indennità di trattamento fine mandato a favore degli amministratori.
Detto accantonamento non è stato contabilizzato per le annualità successive fino al 2013, anno in cui uno dei coniugi (moglie) ha rassegnato le dimissioni da amministratore (venendo assunta quale dipendente) e la società ha deciso di nominare un amministratore unico nella persona del marito, senza indicare peraltro nel nuovo verbale di nomina un accantonamento di TFM a favore dell’amministratore unico.
Ora la moglie ex amministratrice chiede il pagamento di detto TFM maturato negli anni 2004 – 2013, seppur non contabilizzato.
Ci si chiede se la società possa procedere al pagamento di quanto richiesto seppur non contabilizzato pur in assenza di causa da parte della moglie ex amministratore verso la società per il riconoscimento di detto importo, imputando la spesa interamente all’anno in cui avverrà tale pagamento (presumiamo entro fine 2020).
La signora è tuttora socia della società col 5 %, collaborando con la società quale dipendente dal 2014.
Nel caso che la società accetti di pagare pur non sussistendo a bilancio alcun debito, tale spesa sarebbe deducibile nell’anno di imposta in cui avverrà il pagamento per la società e, in caso affermativo, a titolo di TFM o a titolo di risarcimento ?
In capo alla signora detto importo verrebbe tassato quale TFM (e quindi con cedolino paga) o quale indennizzo a titolo di risarcimento e quindi non tassato ?
E' opportuno che la signora avvii causa contro l'azienda per tale riconoscimento di indennizzo ?