Una srl in seguito ad una fusione per incorporazione avvenuta nel mese di maggio 2020 ha cambiato l’esercizio sociale da 01/01-31/12 a 1/7-30/6 con retrodatazione degli effetti contabili e fiscali all'01/01/2020, di conseguenza stiamo predisponendo il primo bilancio post-fusione al 30/06/2020 dell’incorporante (seppure questo esercizio comprenda solo 6 mesi).
Per usufruire della possibilità della rivalutazione dei beni d’impresa è stata redatta una perizia da un tecnico indipendente riguardante l’immobile strumentale di proprietà della società (fabbricato con uffici amministrativi).
L’immobile strumentale nel bilancio al 31/12/2019 presenta i seguenti valori:
- Immobile strumentale € 3.000.000
- Fondo ammortamento immobile strumentale € 1.000.000
- Terreno sottostante e adiacente l’immobile strumentale € 80.000 (corrisponde al prezzo di acquisto risultante da atto notarile - non ammortizzato)
La perizia tecnica appena effettuata presenta un valore di mercato di complessivi € 3.000.000 di cui € 300.000 vengono imputati al terreno.
- Possiamo liberamente imputare la differenza di rivalutazione di € 920.000 (€ 3.000.000 - valore di bilancio) interamente al fabbricato (dato che gli € 80.000 derivano dal contratto di acquisto della particella edificiale) o dobbiamo necessariamente imputare € 220.000 al terreno in modo tale da arrivare a € 300.000 come risulta dalla perizia?
- È corretto effettuare la rivalutazione al 30/06/2020 in quanto si tratta del primo esercizio successivo a quello in corso al 31/12/2019?
- La data entro la quale bisogna pagare la prima delle 3 rate annuali dell’imposta di rivalutazione del 3% per beneficiare degli effetti fiscali della rivalutazione sarà il 31/12/2020, corretto?