Applicazione detrazione 110% (ecosismabonus) su lavori di ristrutturazione

PREMESSO

• Un  mio  cliente è comproprietario di un immobile, costituito da due unità immobiliari indipendenti e non comunicanti:
•  categoria C6,
•  categoria C2 ,
• ha presentato una  SCIA, alternativa al permesso di costruire, per ristrutturazione con demolizione e ricostruzione fedele con relativo cambio di destinazione da accessori ad abitazione, andando a costituire un’unica unità abitativa, prevista dall’articolo 3, comma 1, lettera d) D.P.R. 380/2001;
• alla predetta S.C.I.A è stata allegata,  asseverazione , dove si evince che l’intervento strutturale progettato consente una riduzione del Rischio Sismico della costruzione ed il passaggio di un numero di classi, rispetto alla situazione ante opera, pari a n. 5;
• i lavori hanno avuto inizio in data 29/08/2019, e sono ancora  in  corso;
• esistono tuttora delle perplessità:

• sulla definizione di parti comuni in quanto, il progetto prevede la realizzazione di una sola unità immobiliare a destinazione abitazione (Nel caso specifico, vista la conformazione iniziale degli immobili, le parti comuni sono facilmente attribuibili alla struttura portante verticale e orizzontale nonché alla copertura);
• se la riqualificazione energetica presuppone l’esistenza di impianti o altro sulle unità immobiliari preesistenti.

CONSIDERATO CHE

La ristrutturazione prevede:

• la demolizione e fedele ricostruzione dell’immobile, con variazione di destinazione d’uso, da accessori ad abitazione, e la riduzione del rischio sismico con il passaggio di n. 5 classi di rischio (da classe G a classe B,
• La realizzazione di lavorazioni che rientrano nell’ecobonus, quali il “cappotto esterno”, l’impianto di riscaldamento con sistema ibrido ad alta efficienza energetica. I locali, nella situazione ante ristrutturazione non erano riscaldati, per cui non si è potuto redigere l’APE.

C H I E D O

conferma della possibilità di:

1.  applicare al caso in esame le agevolazioni fiscali ex articolo 119 della legge 17/07/2020 n. 77, e cioè detrazione del 110% sui lavori di ristrutturazione con riduzione del rischio sismico di almeno 2 classi (cosiddetto sismabonus),
2. Applicare  Ecobonus fino ad una spesa massima di euro 192.000 (96.000 + 96000) trattandosi di lavori che interessano due unità immobiliari indipendenti che confluiranno in un’unica unità immobiliare e se sia possibile beneficiare delle detrazioni spettanti per il risparmio energetico (Ecobonus) considerando il succitato Sismabonus come intervento “trainante”, stante il passaggio di almeno 2 classi di consumo energetico, pur non avendo la possibilità di redigere l’APE in quanto i locali non erano riscaldati, anche alla luce di quanto riportato nella Guida dell’Agenzia delle Entrate del 24 luglio sul superbonus, che indica che le misure antisismiche sono interventi trainanti non solo per i pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo, ma anche per l’ecobonus e per le colonnine.
3. Qualora quanto sopra fosse possibile, il limite massimo detraibile è da considerare su n. 2 u.i. e quindi di € 40.000,00 ciascuna;

Ove  non  sia   attuabile  quanto  sopra  ritiene possibile:

• considerare  tutte  le  opere  necessarie al  completamento dell’opera oggetto dell’intervento ai fini del rilascio di certificato di agibilità quale civile abitazione,( “cappotto”, gli impianti interni, finiture interne, infissi ecc…,)  compresi nella totalità dell’importo relativo al Sismabonus, senza specifica distinzione;
• oppure, che si possa usufruire della detrazione per l’intervento combinato di riduzione di rischio sismico e di riqualificazione energetica dell’edificio su parti comuni (ecosismabonus), nella misura di euro 136.000,00 (euro centotrentasemila/00), da moltiplicare per le due unità immobiliari esistenti prima dell’intervento edilizio, con applicazione dell’aliquota 85% per la riduzione della classe di rischio sismico superiore a 2.

Da  ultimo

• vista la nuova consistenza dell’immobile (unica unità immobiliare) , ed  il  principio   secondo  cui un  intervento  di  categoria superiore  assorbe  l’inferiore (risoluzione n. 147/E del 29/11/2017),  possano essere compresi, ai fini della detrazione, tutti i lavori relativi all’intervento quali pavimenti, rivestimenti, cappotto esterno, impianti,  ecc…, e tutto quant’altro necessario per poter rilasciare il Certificato di Abitabilità dell’immobile.