Edificio con 3 unita' abitative a proprietà indivisa tra madre e figlio, ogni appartamento ha un ingresso autonomo(portone) ma con accesso da una corte comune sempre a proprietà indivisa e da questa con cancello sulla pubblica via. Secondo gli ultimi chiarimenti non siamo difronte ad un condominio perchè non c'è una pluralità di proprietari ma una comunione, non siamo un edificio plurifamiliare autonomo perchè la corte non è di proprietà esclusiva, quindi non si può accedere al 110%, è corretto? Se venisse fatta la donazione di una delle abitazioni al figlio, saremmo difronte ad un condominio?
Dell'edificio fanno parte, sempre a proprietà indivisa, anche 6 pertinenze singolarmente accatastate con ingressi autonomi dalla corte comune e completamente staccate dalle unità abitative, se con la donazione si può parlare di condominio nel caso di realizzazione del cappotto termico per le unità abitative, la superficie delle pertinenze fa parte del 25% e il salto di 2 classi energetiche lo devono fare anche le pertinenze ,peraltro non riscaldate?
Una pertinenza , l'unica attualmenmte riscaldata, verrà comunque accorpata con cambio di destinazione d'uso ad un appartamento, gli eventuali lavori di ristrutturazione (cappotto,impianto riscaldamento, infissi) della pertinenza ,se siamo difronte ad un condominio, sono agevolabili 110%?