Buongiorno,
in un'operazione di fusione per incorporazione con efficacia civilistica 01/06/2020 e retrodatazione contabile e fiscale al 01/01/2020 la società incorporante ha emesso diverse lettere d'intento nel dicembre 2019 per il periodo d'imposta 2020 (finora entrambe le società avevano periodo d'imposta coincidente con l'anno solare). Con la fusione la società incorporante cambia denominazione (codice fiscale e partita IVA rimangono invariati) e cambia anche il periodo d'imposta da solare a 01/07-30/06, quindi avremo un periodo d'imposta accorciato 01/01/2020 - 30/06/2020. Per quanto riguarda le lettere d'intento: bisogna riemetterle considerato che la società incorporata non aveva emesso nessuna lettera d'intento o sono tuttora valide per tutto l'anno 2020? E come ci si comporta per il nuovo periodo d'imposta con il calcolo del plafond? Si continua a calcolarlo sull'anno solare o bisogna adeguarlo al nuovo periodo d'imposta 01/07-30/06?
Inoltre, è corretta la nostra impostazione di contabilizzare separatamente tutte le fatture passive della incorporata che ci pervengono entro il 15/06/2020 (e riguardano quindi ai fini IVA il mese di maggio 2020) e di trasmettere i LIPE dei primi due trimestri (fino al 31/05) ancora con il codice fiscale della incorporata?
È corretto contabilizzare eventuali fatture passive che arrivano tramite SDI dopo il 15/06/2020 alla incorporata direttamente nella contabilità dell'incorporante?