Cinque fratelli ereditarono anni fa un immobile con del terreno. L'immobile fu demolito in vista delle cessione dell'area divenuta edificabile. Nel corso del 2011 tre dei cinque fratelli hanno provveduto alla rivalutazione del terreno con perizia asseverata su un valore di Euro 200.000,00. Nel 2015 si prospetta la possibilità di vendere l'area.
Se si procede ad una nuova perizia, per un valore più basso Euro 180.000,00 così come da parere del tecnico che redigerà il documento, i due fratelli che a suo tempo non hanno usufruito della rivaluzione, potrebbero versare l'8% sul valore della nuova perizia. Si voleva sapere se i tre fratelli che rivalutarono in passato sono obbligati pure loro a adeguarsi alla nuova perizia, e quindi versare su un valore più basso l'8% di imposta o se possono tenere buono il valore di 200.000 a suo tempo rivalutato che coprirebbe l'importo che sarà indicato nella cessione.
I due fratelli che non hanno rivalutato potrebbero eventualmente rivalutare ora facendo riferimento alla prima perizia (200.000)?
Il notaio nell'atto dovrà fare riferimento a tutte e due le perizie o solo all'ultima?
RingraziandoLa, cordiali saluti.