buongiorno a chiedere il vs. supporto per poter rispondere ad un quesito postomi dal cliente.
una societa srl svolge attività di noleggio nel settore dello spettacolo
la societa è costituita da numero due soci ( quota 50% cad )
La srl nell'arco di pochi anni incrementa il fatturato decuplicandolo.I soci della srl ritengono quindi opportuno suddividere l'attività in due distinte srl suddividendosi i dipendenti ma usando l'ufficio amministrativo in comune.
La prima srl la lasciano ad occuparsi di noleggio di attrezzatura, La seconda, neo, costituita si occupa dell'allestimento dell'attrezzatura ( mansione prima a carico della prima srl ma ora delegato esclusivamente alla seconda srl ).
La prima srl quindi fattura alla seconda srl, la seconda srl fattura committente finale.
tendenzialmente la prima srl quindi si interfaccia poco con il committente finale ma fattura alla seconda srl.
La seconda srl è costituita dai medesimi soci con le medesime quote della prima srl.
I soci delle srl mi chiedono se il comportamento avuto genera in qualche modo illeciti agli occhi dell'Agenzia delle Entrate.
Alla luce ,anche, ma non solo, dei nuovi limiti per la revisione delle società con fatturato >4 milioni... tenuto conto che la suddivisione delle società ha fatto sì che entrambe le società restino, per ora, al di sotto di detto limite ( cosa che, se unite ,non sarebbe stato ) .
Entrambe le società ora hanno come organo di controllo l'amministratore unico che risulta essere lo stesso sia nella prima che nella seconda srl, eventualmente si ravvisassero illeciti, mi chiedono i soci, se il fatto di diventare un socio amministratore della prima società e l'altro socio amministratore dell'altra società, in qualche modo cancelli l'illecito eventualmente generatosi.
ove cosi non fosse chiediamo vs. consiglio su glia ccorgimenti da porre in essere