Ci si chiede, dopo aver esaminato circolari vostre, ed interpelli vari venuti fuori nel corso del 2019 se un ingegnere, socio al 50%, in una srl, possa proseguire per il 2020 con il regime agevolato in tranquillità.
Lo stesso non ha optato per la tassazione "in trasparenza", fattura in larga parte alla società della quale è socio ed amministratoire, ed ad altre società. Il codice ATECO è diverso, lui ha il codice degli studi di ingegneria e la socieà ne ha un altro di servizi legati all'informatica, comunque è appurato che non sono gli stessi.
Ha percepito compenso minimo quale amministartore fino al 2018, non più nel 2019, fino allo scorso anno avevo interpretato che tale tipo di reddito non fosse da considerarsi come rapporto di lavoro con la stessa società, intervenuto nei 2 anni precedenti, tale da mettere in discussione i requisiti di accesso al regime forfettario. E' corretto? Oppure l'ingegnere non dovrebbe fatturare più del 50% del fatturato alla stessa società?
A parte il discorso del compenso amministratore percepito nel 2018, da chiarire, è corretto ritenere che lo stesso pur avendo un'influenza dominante rispetto alla srl alla quale fattura, avendo un codice attività diverso rispetto alla srl stessa, possa permanere nel regime forfettario anche dall' 1.1.2020?
Nel caso non fosse ammesso, il contribuente potrebbe cedere parte delle quote all'altro socio, in maniera da non poter più esercitare tale influenza dominante e non avere più il controllo, e rimanere sempre quindi nel regime forfettario dall'1.1.2020?