Le volevamo sottoporre il seguente quesito: un circolo privato senza scopo di lucro (aperto ai soli iscritti), decide di dare in gestione ad una terza persona con un contratto di comodato gratuito per l'utilizzo della sala e attrezzature, il bar ed il ristorante presenti nei locali del circolo. L'unico vincolo imposto al gestore è quello di aprirsi partita iva e gestire autonomamente l'attività (incassi, rapporti con fornitori, pagamenti, ecc.) assumendosi di conseguenza i rischi d' impresa che ne possono derivare. Dal punto di vista fiscale, il gestore come si deve comportare? A quali obblighi và in contro? Viene paragonato a qualsiasi altro bar quindi con l'obbligo di rilascio di scontrini con il proprio nome per il bar e/o ricevute per le cene? Deve tenere regolare contabilità?