Premessa: sono stata edotta a fatto compiuto sulla procedura adottata dal mio cliente per non pagare l’IVA all’atto dell’importazione di pellami che devono essere lavorate e poi riesportate. Non mi era mai capitato il caso. Pur essendomi documentata e analizzato l’art. 50 bis DL 331/93 e quindi di riflesso l’art. 17 DPR 633/72 chiedo, cortesemente, dato che poi la responsabilità di registrare i documenti ricade sul ns. studio chiedo conferma scritta se la procedura adottata è corretta. OGGETTO: Gestione deposito fiscale I.V.A. art. 50 bis DL 331/93 Una società italiana BIANCHI SRL acquista dei pellami da un extracee (INDIANO), lavora le pelli e le rivende ad un extracee(INDIANO). Deve importare la merce lavorarla e riesportarla. Lo spedizioniere al quale si appoggia, per non pagare l’IVA all’atto dell’importazione o seguire la procedura della temporanea importazione, lo consiglia a seguire questa procedura: Arriva la merce dall’ INDIANO a) all’atto dello sdoganamento dichiara (la ditta BIANCHI SRL) che la merce viene introdotta in deposito fiscale I.V.A. sulla bolletta di importazione al campo 31 dopo la descrizione della merce è indicata la frase “ Merce da introdurre in dep.fiscale IVA …… località…… aut. Nr. … del ….. comp.dog.Milano”; b) ritira la merce il soggetto BIANCHI SRL emette autofattura con IVA art.17 III comma DPR 633/72; c) lavora le merci; d) finite le operazioni di lavorazione esporta le merci lavorate. Domande: 1) E’ corretto l’iter? 2) Il cliente ha emesso autofattura (a mio avviso ha fatto dei riferimenti sbagliati), può gentilmente scrivermi cosa bisogna indicare in questo documento? 3) Adempimenti fiscali: - Registro l’autofattura nel registro vendite e registro acquisti; - Non registro la bolletta doganale, la devo invece tenere allegata all’autofattura; - In dichiarazione annuale IVA i dati DELL’AUTOFATTURA non andranno riportati nel quadro VE perché esclusi dal volume d’affari, ma devono essere indicati nel quadro VJ rigo VJ2 Grazie della collaborazione. Cordiali saluti.