Una srl è formata dai seguenti soci: mamma 76.25%, papà 12.5%, figlio (unico) 11.25%.
Il Patrimonio Netto è così formato
Capitale Sociale 500.000,00 interamente versato
Riserve legale 165.741.97
Riserva straordinaria 2.316.448,42
Riserva rivalutazione monetaria D.L. 185/200/8 1.774.262,83 (solo civilistico)
Riserva rivalutazione monetaria L. 342/200 549.437,91 (sospensione di imposta)
Riserva contributi in conto capitale L. 696/83 23.757,01
Fondo riserva per ulteriore detrazione iva 6% 11.079,49
Riserva tassata 5.847,93
I risultati ante imposte negli ultimi 3 esercizi sono stati i seguenti
Anno 2016 704.573
Anno 2017 398.444
Anno 2018 -30.108
Si vorrebbe effettuare un Patto di Famiglia nel quale il detentore della quota del 76,25% cede al detentore della quota del 11,25% il 39,75% in modo tale che quest’ultimo possegga il 51% delle quote.
Il figlio (unico della coppia) si impegnerà a detenere le partecipazione per 5 anni.
Si chiede:
Nel calcolo del valore della società è necessario considerare il valore dell’avviamento?
Il calcolo dell’avviamento deve avvenire secondo la metodologia indicata nella comunicazione di servizio n. 52 del 25/07/2003 che ha confermato il metodo sancito nel D.P.R. 460/1996?
In base ai valori sopra esposti è corretto il valore di 1.072.908 quale avviamento?
A quanto ammonta la tassazione considerando che il nucleo familiare è composto da 3 persone (papà, mamma e figlio) e che la madre cede il 39.75% delle quote al figlio (valore 2.506.000)?
A quanto può ammontare l’importo che l’agenzia delle entrate potrebbe accertare in capo al figlio per la quota di competenza del legittimario non assegnatario (Padre)?
Per ottimizzare la tassazione conviene che il padre rinunci alla misura compensativa così come previsto dalla circolare 3/2008. In tal caso l’atto è soggetto a pagamento della sola imposta di registro in misura fissa? Questa operazione ha delle conseguenze in caso di successiva successione?
Quale alternativa vede a tale operazione del patto di famiglia ottimizzando la tassazione sapendo che il figlio intende lasciarsi aperta la possibilità, dopo 5 anni, di vendere l’azienda e quindi anche di rivalutare le quote societarie?
Grazie