Buongiorno Dottor Cirrincione,
Faccio parte insieme ad altri due colleghi del collegio sindacale incaricato anche della revisione della società Alfa Spa.
La società alfa spa nel 2013 ha acquisito una partecipazione del 70% in una società canadese LTD iscritta al valore nominale 52,36.
Nel 2014 la società alfa ha prestato una somma di Euro 230.000 alla controllata canadese allo scopo di finanziare lo sviluppo di una rete commerciale in Canada. Il progetto purtroppo non è andato a buon fine. L’organo amministrativo su nostra insistenza ha più volte contattato l’amministratore della società canadese per conoscere i termini di rientro del credito (non hanno redatto un contratto di finanziamento scritto e quindi non conosciamo le clausole di restituzione del prestito). L’amministratore ci ha fornito solo il bilancio della società canadese LTD del 2014 e poi si è reso irreperibile nonostante le nostre numerose mail e telefonate. Inoltre abbiamo scoperto che in Canada non è obbligatorio depositare il bilancio.
La società alfa ha incaricato un avvocato per il recupero del credito, la quale ha scritto una raccomandata per la prima volta a aprile 2019 e non ha ricevuto risposta.
L’organo amministrativo nella bozza di bilancio ha svalutato il credito di finanziamento totalmente.
Le chiedo:
La svalutazione è indeducibile?
Quando ricorrono gli elementi certi e precisi per poter dedurre anche fiscalmente la svalutazione del credito di finanziamento?
E’ corretta la scelta del conto di svalutazione e la sua collocazione nel bilancio UE (CONTO ECONOMICO NELL’AREA D LETTERA B)?
La mancanza del contratto scritto tra la società alfa e la società canadese quali conseguenze può portare?
Le allego i conti utilizzati
Grazie della cortese collaborazione.