Una società svolge l'attività di commercio di prodotti e gadget pubblicitari come penne, magliette, accessori per ufficio ecc. Tra questi prodotti vi sono anche apparecchi di registrazione e i supporti vergini come le penne USB. Da qualche anno chi importa o produce questi supporti è tenuto a versare alla SIAE un compenso per copia privata, compenso che la Corte di Giustizia Europea ha giudicato essere Fuori campo IVA. Sui supporti importati, quindi, questa società predisposizione un'apposita dichiarazione alla SIAE e versa il contributo dovuto senza che questo sia assoggettato ad IVA
Domanda 1: ai fini IVA, come vanno trattati tutti i passaggi successivi alla prima importazione? La società che vende questi supporti vergini a clienti italiani, deve riaddebitare il contributo copia privata fuori campo iva? Oppure il contributo va ricompreso tutto nel prezzo di vendita (come un normale costo) da assoggetare interamente ad IVA? Nel caso in cui questa società acquisti il prodotto da un fornitore Italiano che assoggetta tutto il prezzo ad Iva ed essendo obbligati in solido al pagamento del contributo copia privata, come è possibile verificare il corretto assolvimento del contributo da parte del fornitore italiano?
Grazie